giovedì 31 agosto 2017

l'oblio

Non ho ancora capito il senso delle tue parole,
quello che vagheggiano.
Ma le ascolto
e adesso taccio,
per lasciare spazio al tuo silenzio
che piano piano sovrasta le altre parole,
gli altri suoni,
e mi estorce ricordi di luoghi che non avevo visitato mai, ma che pure
riverberano le loro eco sulle scoscese pareti,
tra le angosce che ricercano
e dalle quali sfuggono sfiorandole.
Tocco furtivo carico di conseguenze, ma, ahimé,
le tue parole non se ne avvedono
e corrono, calpestano, strisciano sui vetri rotti
delle finestre, per entrare da altre finestre d'altre case.

Vorrei che la notte indugiasse sul suo cammino, al calare.
Vorrei trovare il sonno abbandonando il capo sul cuscino,
senza restare sulla soglia,
tra il desìo e la bisogna,
tra pensiero e voglia,
tra il sopore e la veglia.

Se potessi non lascerei che le distanze che ci separano cancellassero quel ch'è ormai lontano,
perché l'oblio ripete, e ripete, e...

Mi piacerebbe donarti il filo che ti porterebbe
fuori dal tuo labirinto ciclico
- privato inferno degli ignavi in terra.
Mi allontanerò forse un giorno dall'odissea dei circoli senza vertice
e delle trame senza ordito.



E forse un giorno anche tu getterai le tue funi in un porto. (around 1996)

domenica 13 agosto 2017

Estratti dalla "Depressione e il corpo" di A.Lowen

La depressione oggi è diffusa perché molte persone perseguono scopi irreali che non hanno alcuna relazione diretta coi loro bisogni fondamentali di esseri umani. Ogni persona ha bisogno di amare, e ha bisogno di sentire che il suo amore è accettato e in qualche misura ricambiato. L'amore e l'affetto ci mettono in relazione con il mondo e danno il senso di appartenere alla vita. Essere amati è importante solo in quanto facilita l'espressione attiva del nostro stesso amore. Le persone non diventano depresse quando sono loro ad amare. Attraverso l'amore ci si esprime e ci si afferma.
L'espressione di sé è un altro bisogno fondamentale di tutti gli esseri umani e di tutte le creature. Il bisogno di esprimere se stessi sta alla base di tutte le attività creative ed è per noi fonte di sommo piacere. […]
È necessario qui riconoscere che nell'individuo depresso l'espressione del sé è gravemente limitata se non interamente bloccata. In molte persone è limitata ad una piccola area della loro vita […]
Un altro bisogno fondamentale di tutti gli esseri umani è la libertà. Senza la libertà è impossibile l'espressione di un sé. […]
La persona depressa è imprigionata dalle barriere inconsce dei vari “si dovrebbe” e “non si dovrebbe”, che la isolano, la limitano, e successivamente ne opprimono lo spirito. Vivendo all'interno di questa prigione, l'individuo dà la stura a fantasie di libertà, concepisce degli schemi per la propria liberazione e sogna un mondo nel quale la vita sarà diversa. Questi sogni, come tutte le illusioni, servono a sostenere lo spirito, ma impediscono anche alla persona di confrontarsi realisticamente di fronte alle forze interiori che la legano. Prima o poi l'illusione crolla, il sogno svanisce, il piano fallisce, ci si ritrova di fronte alla propria realtà. Quando questo avviene l'individuo diviene depresso e di sente senza speranza.
[…]
Dal punto di vista della tendenza alla depressione, le persone possono essere divise in due categorie: quelle dirette dall'esterno e quelle dirette dall'interno. La persona diretta dall'esterno è vulnerabile alla depressione mentre quella diretta dall'interno lo è molto meno.
In linea di massima la persona diretta dall'interno ha un senso forte e profondo del sé. Al contrario della persona diretta dall'esterno, il suo comportamento e i suoi atteggiamenti non sono facilmente influenzabili dagli schemi mutevoli dell'ambiente. La sua personalità è dotata di stabilità e di un ordine interiori e poggia sul fondamento solido della coscienza e dell'accettazione di sé. Queste qualità mancano alla persona che è diretta dall'esterno, ha quello che si dice una struttura caratteriale “orale”, il che significa che i suoi bisogni infantili di sentirsi sostenuto, accettato e di fare esperienza del contatto e del calore del corpo non sono stati soddisfatti. Sentendosi insoddisfatto, non ha ragione di avere fiducia in sé stesso né nella vita. [...]
A livello inconscio, la persona direttta dall'esterno si identifica molto con i propri interessi esteriori. A prima vista potrebbe sembrare un approccio positivo, ed esteriormente una persona del genere sembra essere interessata e attiva. Ma fa le cose per gli altri e le fa nell'inconscia attesa che gli altri riconoscano il suo valore e rispondano amandola, accettandola e appoggiandola.

Nella maggior parte dei casi la reazione depressiva è preceduta da un periodo di esaltazione, il cui crollo tuffa l'individuo nella depressione.
Ogni reazione depressiva si basa sulla perdita dell'amore della madre. È importante sapere che questa perdita non è stata accettata come irrevocabile. La speranza, generalmente inconscia, della restituzione, spiega perché l'energia oscilli verso l'alto, traducendosi in esaltazione. Purtroppo l'individuo esaltato non si rende conto della dinamica della sua reazione e del fatto che inconsciamente considera le persone attorno a lui come altrettante figure sostitutive della madre, che lo ameranno, si prenderanno cura di lui, e persino lo nutriranno. L'interesse iniziale che esse dimostrano nei suoi confronti sembra dare sostegno a questo transfert. Man mano, però, che la sua esaltazione aumenta, gli altri si sentono importunati e si tirano indietro. È impossibile che soddisfino le sue attese inconsce, e l'individuo esaltato prima o poi si sentirà respinto.

Per quanta attenzione, ammirazione, approvazione e amore si dia ad una persona orale, ciò non riempie il suo vuoto interiore.