lunedì 30 aprile 2012

Michelangeli - Debussy - Des pas sur la neige

    
This is my national Debussy Day! 
Arturo Benedetto Michelangeli che suona Debussy, un brano che s'intitola "I passi sulla neve"... che dire di più?

Debussy Le vent dans la plaine - Alfred Cortot

Claude Debussy: Prelude a l'apres-midi d'un faune

il pleut, il pleut, il pleut...                                                           

domenica 29 aprile 2012

Arvo Pärt, Für Alina

There is nothing, as you can see...


Ultimamente mi angustia questo problema: cosa c'è dopo la morte? 
Sarà perché si parla dell'apocalisse maya, sarà perché dei registi sadici fanno film in cui ci marciano sopra, un po' per curarsi la depressione, un po' per vendetta col mondo, un po' per rimpinzare il conto in banca (il che da una parte di per sé gli cura un po' di depressione, ma gli serve anche per pagare il conto degli strizzacervelli...che in alcuni casi, uno in particolare, un certo Lars, non si può dire stian facendo un gran lavoro...)... ma, insomma, vorrei risolvere questo problema... prima di morire.
È che ho sempre come sentito, più che pensato, che qualcosa dovesse esserci: reincarnazione, paradiso, purgatorio (l'inferno ero più incline a escluderlo, salvo casi particolari quali Hitler e alcuni dentisti macellai che lavorano in quelle catene che lucrano sulla salute della gente non particolarmente benestante..) oppure non so... un nirvana, bo? Contemplavo l'ipotesi del nulla, ma in definitiva propendevo più per paradiso o reincarnazione, fondamentalmente quelle che mi piacevano di più.
Anche se... a pensarci bene entrambe avevano dei difetti:

Il paradiso:
È un posto meraviglioso, bel clima, bellissimo paesaggio, un posto diciamo perfetto, ecco, diciamo: paradisiaco... 
E tutti sono buoni. E tutto va bene. E cheppalle!, non succede niente!

La reincarnazione:
Ti fai il tuo bel percorso di vita che ti serve ad apprendere delle cose e se impari bene e ti migliori, migliora il tuo karma e poi la prossima vita sarà migliore, oppure salirai di livello di difficoltà, come nei video games, ma a fin di bene, oppure avrai una vita miserrima e ti reincarnerai in uno stercorario!, per esermpio....
Ma diavolo ci pensate allo stress di rinascere?!? Di imparare di nuovo tutto da capo? A parlare, possibilmente pure un'altra lingua, avevi appena finito di imparare per filo e per segno la lingua precedente e te ne tocca subito un'altra... e poi camminare, scegliere degli sport, le prime cotte, le prime delusioni e due di picche vari... TUTTO DA CAPO!!!
E siccome c'è la furbata (un po' sospetta, in verità) che delle vite precedenti non hai memoria (secondo alcuni filosofi o santoni etc.. la perderesti intorno ai primi anni di vita, quando cioè impari a parlare... diabolico!) insomma, siccome non ti ricordi... con ogni probabilità rifarai gli stessi errori!
Spaventoso...

Ma poi, se nella vita successiva dovessi avere un carattere completamente diverso?... cosa resterebbe a dimostrare che saresti proprio tu? Cioè se cambi faccia, nazionalità, altezza, peso e anche carattere... bah!

E poi mi viene in mente il ciclo naturale, in cui tutto si ricicla, non si butta via gnonte! (come col maiale) E il verme viene mangiato da un insetto che viene mangiato da un animale che viene mangiato da un uomo che quando muore viene mangiato a sua volta dai vermi e il cerchio si chiude. (...che al mercato mio padre comprò...)
Quindi forse potremmo essere rondelline di un enorme ingranaggio che continua ad andare avanti e ci consente di esistere, ma noi non siamo in realtà. Non abbiamo una vera e propria anima individuale, ne abbiamo una collettiva -e questa cosa mi sembra di averla sentita dire da qualche parte.
In realtà la teoria che mi convince di più -a parte quella del: una sola possibilità, se la centri bene, se no amen!- quella che mi convince di più è questa, e armonizza un po' i miei dubbi sul paradiso e quelli sulla reincarnazione. Ecco, per tornare all'idea del video gioco: entri nella sala giochi, la vita, nascendo -ovvio-, inizi a giocare, vai avanti per un pezzo, poi inevitabilmente perdi, cioè crepi. Se quel gioco non ti ha insegnato abbastanza e sei rimasto con la voglia di giocare, rinasci, ma ricominci da capo, non hai mica l'esperienza della volta prima con te. E così fino a che non cresci e capisci che giocare coi video giochi... è una cosa da alienati!
Cioè fino a quando non capisci la futilità dell'esistenza, delle stagioni, dell'apparenza, la bellezza e la forza che si dissipano con gli anni, prima o dopo, ma sempre, inesorabilmente; le amicizie, gli amori, gli odi, le rivalità, che vanno e che vengono e poi si dimenticano. La procreazione o la coltivazione si sé stessi, a volte ambo le cose.

Comunque: una volta ho parlato con mio nonno che è morto prima che nascessi.
E questa cosa mi aveva sollevato, perché mi aveva tolto un sacco di dubbi, mi ero detta: ma allora esiste davvero qualcosa! Ecco, posso smettere di dubitare almeno di questo.
Mi aveva convinto poco che mi chiedesse di recitargli qualche padre nostro e ave maria... insomma, ok, lui era cattolico... ma sappiamo tutti che Cristo non sembra sia realmente esistito, insomma, mancano le testimonianze storiche e ci sono un sacco di miti identici precedenti, storicamente, all'anno “zero”.

Però, insomma, era andata così: avevo conosciuto questa strana tipa durante una selezione per lavorare nel call center della Tim. Non ci avevano prese, per fortuna!
La tipa strana dopo un po' mi dice: quando ho guardato le facce lì in agenzia interinale ho capito subito che tu eri l'unica normale. Che detto così fa un po' ridere, ma facendo mente locale alle facce cui si riferiva, capivo esattamente cosa intendesse. Cioè per esempio che gli altri prendevano sul serio quei demenziali giochi di ruolo che ci propinavano per selezionarci.
Ma andiamo oltre, la tipa strana era comunque piuttosto simpatica, mi faceva morire dal ridere a volte, un umorismo taglientissimo e spietato -nonché ineccepibile...
Aveva poi dei problemi alimentari di bulimia e anoressia alternate, mi aveva fatto vedere un po' di sue foto in cui era la metà di come la vedevo e altre in cui era il doppio. Mi spiaceva per questa cosa, alla fin fine, nonostante i suoi gusti bislacchi -trovava angosciante il jazz e poi si rilassava ascoltando un tale che vomitava versi satanici in mezzo a un frastuono di chitarre violentate- beh, era intelligente, simpatica e mi spiaceva si maltrattasse così...
Bon, comunque una sera mi propone di fare una seduta spiritica con lei e il suo fidanzato, perché, dice, hanno uno spirito guida, una ragazzina a cui era successo non so cosa, un po' dispettosa, ma che li metteva in comunicazione con altri spiriti.
So bene che una persona sana si sarebbe cautamente alzata, avrebbe detto “s'è fatta una certa...” e poi avrebbe aggiunto “magari un'altra volta...”...
ma io sono sempre stata fottutamente curiosa!
E quindi abbiamo provato.
Io ci ho fatto attenzione più volte, ma non mi è proprio sembrato che la monetina la spingessero loro, magari a turno... e poi è arrivato lo spirito di mio nonno, così si è presentato. E ha detto il suo nome, che lei non conosceva. Mi ha parlato di cose di cui non avevo parlato con lei, e mi ha chiesto di essere più gentile con mia madre con cui all'epoca ero perennemente in guerra.
Solo che poi ha fatto delle anticipazioni che non si sono avverate e che dubito fortemente si avvereranno...

boh...

In ogni caso devo risolvere questo problema prima del 21/12/12, per sicurezza.
Qualcuno ha delle valide teorie o suggerimenti? (che non comportino tentativi di suicidio per verificare subito... ;-P)

Ora pro nobis....

sabato 28 aprile 2012

FB: trappola purulenta e vita spettrale.

Inizio a mettere a fuoco altri aspetti di cosa non va in fb.

Punto primo: ti porta a fare dei confronti continui tra te e gli altri. E se non hai un ego spropositato ti trovi sempre almeno un po' perdente, ma perdente o vincente che tu sia: non va bene in ogni caso!

Ma poi ci sono altre cose: guardare da lontano, ma con tanto di servizi fotografici, le vite dei tuoi amici o conoscenti o amanti o stronzi vari....
È orribile! Ti porta in un mondo fatto di immaginazione, supposizioni e, appunto, confronti...:

è tutto sbagliato!

Forse la scelta più saggia sarebbe tagliare i contatti con quelli con cui non hai più rapporti: quando chiudi con una persona hai bisogno di staccare da lei, ma nello stesso tempo la curiosità ti uccide! E fb è lì per questo: fa leva su queste passioni basse e sulle tue insicurezze per tenerti incollato a lui, per far passare la maggior porzione possibile di vita per le sue pagine (per poi venderla alle aziende di marketing, qual nobile intento...).
E allora cosa fanno: 
-continuano a cambiare la grafica, perché tu possa trovarci sempre qualcosa di nuovo, lo fanno ad ogni stagione, mi sembra... sì, ogni 4 mesi circa o poco più.
-ti danno sempre nuove informazioni. La banda laterale in cui vengon fuori tutti gli aggiornamenti dei tuoi amici, ma anche i commenti che fanno e i mi piace sono solo un modo per tenerti avvinto, per solleticare la tua curiosità, il voyeurismo, l'investigazione volta a scoprire cosa fa quel/la tipo/a che ti piace, quell'amico/a che è sparito, che ti ha paccato o non s'è comportato bene con te...
È questo il problema di fb, il più grosso: ti pone di fronte alla scelta di fare un gesto che sembra puerile, come togliere l'amicizia alle persone che ti hanno deluso o ferito, oppure continuare a restarci in contatto anche se non ci parli più, oramai.
E che senso ha? È innaturale! Se con una persona non ci parli più, perché devi venire a sapere i cazzi suoi (se non altro rispetto a tutto quello che condivide su fb)?
Poi ci sono i geni che ti tengono come contatto su fb, ma t'impediscono di visualizzare i loro aggiornamenti... ma allora toglimi dai contatti, noo?

Una volta ci si mandava a fanculo e ci si perdeva di vista.
Adesso no, ci si perde di vista, ma si continua ad aver modo di spiarsi a vicenda, per lo meno fino a quando l'interesse non si spegne del tutto e non so cosa sia più triste: spiarsi a vicenda o perdere interesse per una persona a cui tenevi.
Poi però se togli quella persona dai tuoi contatti ti mancherà... eh sì, perché l'orgoglio o motivi pratici (quali il fatto che non risponda più alle mail, o che risponda in modo da persuaderti a smettere di scrivergli/le) t'impediscono di cercarla/o. Ma in qualche modo è come se ti facesse stare meglio saperne qualcosa, è come se l'amicizia che c'è stata, o l'amore, l'attrazione fisica, il gioco, quello che era, non finissero gettati nel cesso -anche se in realtà:
è tutto finito.
Conservare le amicizie che non sono più tali su fb è un po' come tenere in vita la povera Englaro, da una parte, eppure è anche come dare una speranza a qualcosa che non c'è più con qualcuno che c'è ancora. È una sorta di Thanatos strisciante, in sordina, ma endemico.
È anche una forma di orgoglio nell'orgoglio: non ti cerco più perché mi hai ferita/o, però non ti tolgo dai contatti perché non voglio darti tutta questa importanza: stai lì, che ti ignoro. Ti ignoro però poi magari, invece, tu ti rendi conto di aver sbagliato e provi a rimediare... no-o?

No.

Questa cosa ci trasforma un po' in fantasmi, l'un l'altro... ci vediamo, ma non possiamo più toccarci e comunicare. L'altro continua ad esistere, ma è come se stesse in un universo parallelo.

Nel frattempo hai anche dei momenti in cui non te n'importa poi molto della delusione e ti ricordi solo che volevi bene a quella persona. Ma oramai è andata, il canale di comunicazione è ostruito, saltato, non esiste più... e non ci si può far nulla, anche perché prima che saltasse qualche tentativo per recuperarlo lo avrai anche fatto (uno dei due lo avrà fatto... di solito ti sembra d'esser stato tu, a farlo...).

Quindi è così e devi stare a guardare costantemente questa cosa che non ha funzionato, questo piccolo fallimento...

Ma in fondo alla fine tutto passa.
Tutto e tutti:
anche tu.

ps. adesso sono in vacanza da fb. ma se fossi una persona saggia non dovrei tornarci mai più!
...sappiamo bene che non sono una persona saggia...

pps avevo riflettuto su un'altra cosa e non mi pare il caso di farci tutto un post sopra a parte, per cui aggiungo qui, come una sorta di appendice: credo che ci sia un altro motivo per cui fb ha tanto successo: le persone hanno bisogno di un canale di espressione, soprattutto hanno bisogno di uno spazio per sé. uno spazio in cui si parli di loro, visto che non ce ne sono altri, visto che socialmente non sei niente se non guadagni dai, bo? 50.000 o forse piuttosto 100.000 euro in su all'anno. però è un altro inganno questo. fb ti attrae con la promessa di darti uno spazio, adesso si chiama appunto "diario". ma non solo non te lo dà, te ne toglie dell'altro, ti toglie un sacco di spazio mentale e modifica in qualche modo il tuo modo di pensare. diventi una sorta di editore di te stesso.
dobbiamo tornare a una dimensione più umana. così non va...

sabato 7 aprile 2012

Ma veniamo alla ricetta di Aprile: crostata di crema e fragola senza latte e burro!

Questa è un po' più elaborata, ma non so bene le dosi...
Vabbé i blog di cucina stanno lì per questo, no? Ci troverete di sicuro le dosi precise...

(son sempre più cialtrona, ne'? ;)

Diciamo che ci vogliono 2 uova
margarina un 100 gr o 150
fruttosio a piacere (ce ne vuole un po', fate un 100 gr circa, insomma dev'essere dolce, quindi...)
farina di avena (o farro, o kamut)... e qui proprio non lo so... diciamo 2 o 300 gr, il fatto è che deve venire una bella palla compatta, per cui regolatevi sulla consistenza...
un cucchiaino di bicarbonato, ma se ne può anche fare a meno, in fondo la crostata non deve lievitare

questo per l'impasto.

per la crema invece:
mezzo litro circa di latte di soya
un uovo
un paio di cucchiai di farina d'avena
e altrettanti di fecola di patate o un po' di più di maizena
un po' di scorza di limone
uno o due cucchiai di fruttosio

per la gelatina:
succo di mela torbido, un bicchiere
una fetta di mela tagliata a fettine piccole e sottili
succo di limone
un cucchiaio di maizena

un minipimer

fragole.

allora: prima si fa sciogliere un po' a temperatura ambiente la margarina, la si mescola col fruttosio e poi con le uova. poi si inizia ad aggiungere la farina, cercando di non formare grumi, se necessario si può usare un colino, si può aggiungere un po' di latte di soya, volendo, e magari anche un po' di olio di semi di girasole e farina fino a formare una palla che va messa in frigo per un'oretta.
poi si mette in una teglia tonda unta con un po' di margarina o olio (molto poco, conviene passarlo con uno scottex). la si mette con la classica forma da crostata, cioè un disco coi bordi alti e il fondo va bucherellato con la forchetta, più che potete, poi a metà cottura tocca tirarla fuori e schiacciare il fondo con un cucchiaio e rifare i buchi con la forchetta -almeno, io ho fatto così, visto che il trucco dei fagioli non funziona e finiscono col bruciarsi.
nel frattempo preparate la crema: io parto sempre dall'uovo, poi ci metto il fruttosio, poi la farina, il maizena o fecola e infine il latte di soya. aggiungete la scorza di limone e poi mettete a cuocere a fuoco lento, girandolo, per evitare si formino grumi.
la torta deve cuocere per una mezz'oretta circa.
quando è pronta la tirate fuori e ci mettete la crema.

per la gelatina scaldata il succo di mela con i pezzetti di mela, per trarne la pectina. quando i pezzetti di mela sono belli stracotti li passate col minipimer, poi aggiungete altro succo di mela e infine la maizena, non molta, un cucchiaio e un po' di succo di limone e un po' di fruttosio. rimettete sul fuoco sempre lento e quando prende una consistenza gelatinosa spegnete.
disponete le fragole sulla torta e poi ricopritele con la gelatina di pectina. non rimane trasparentissima, però l'effetto non è brutto e il sapore è buono.

that's it!

buona pasqua!!! (^___^)


ps la cosa più importante quando si cucina è sempre assaggiare di tanto in tanto e stare vicini ai fornelli x evitare che bruci tutto. il resto vien da sé, un po' di calma, un po' di relax e via ;)

ah! pps... non l'ho ancora assaggiata (non il risultato finito) perché l'ho appena fatta...

ppps aggiornamento del giorno 8, pasqua: è veramente buonissima!!! :)


e le foto, fatte roccambolescamente con la web-cam del mac non le rendono affatto giustizia!!!