venerdì 6 gennaio 2012

Racconto di Natale 1°, seconda e ultima parte: gran finale!

Figlio drogato: dai Sticchio, vienici, ti dico che ce ne facciamo tante da scoppiare! Non hai capito, ha deciso di andare con quello sfigato del suo amico proprio al Gatto Verde! ...sì! Certo che non lo sa! Che domande?! Hai idea della faccia che farà? Da spaccarsi! Gli ho dato anche la roba più sfasante che avevo... eh... sì... sì... e fattela dare da tuo cognato la macchina, dai!

Sticchio io ci vado pure a piedi e ti porto in spalla! Dai andiamo!... allora ok? Passami a prendere alle 22, la nonna dovrebbe esser già a dormire e il microbo pure...
bella, Sticchio! Vedrai che non ti pentirai! Vai! A dopo...

Gaetano (nella sua testa): eppure non riesco a capire dove ho sbagliato... ho sempre avuto un sacco di attenzioni con lei... e proprio lì è stato l'errore! Le hai dato troppo Gaetano, troppo! Questa roba inizia a fare effetto... la riga in strada... è tutto storta... stai su Gaetano, che se Gino se ne accorge ci riporta a casa! Sì sì... sorridi.. padrone della situazione... ma gliela faccio pagare io a quella zoccola! Ma poi come? Quando? E con chi?! Non vediamo mai nessuno, solo... -si volta verso Gino e lo guarda con occhi a sofficino, arcigni e sospettosi... poi riprende a guardare la strada giusto in tempo per frenare al semaforo e non tamponare il Suv davanti!- Cazzo! ...non diciamo cazzate! Non è possibile! Dico, l'hai visto? Ti sembra... se se l'è veramente fatta, me lo farei tagliare! Non diciamone più! ...voglio tornare a casa... Agata! Agata perché?
-quasi gli viene da piangere, poi subito si ricompone appena Gino gli chiede se va tutto bene... sì sì, risponde. M'è entrata una cosa in un occhio, non è niente...

Agata (davanti allo specchio, si trucca):

-non starò esagerando?

(le risponde una voce androgina fuori campo)

-tesoro, se ne metti meno non ti si vede la faccia! ...ma dimmi come hai fatto a liberarti? È natale, pensavo stessi coi tuoi...

-bah... mio marito mi ha detto che aveva una riunione di lavoro, il 24... mi è sembrata una storia, però francamente siccome a natale ci pagano il doppio non gli ho detto niente ho preso la palla al balzo e ho chiamato Frank, così gli ho detto che c'ero anch'io. Questi soldi ci faranno comodo. Certo chissà che combina quello...

-andrà a farsi una sbronza, a volte serve per scaricare lo stress... oppure... oppure ha un'altra! (ride)

-chi? Gaetano? Impossibile! Non è il tipo, non sarebbe nemmeno capace di pensarlo... no... no!

-ok... tu lo conosci di sicuro molto bene, quanti anni sono che siete spostati?

-18, da quando mi ha messa incinta... ho dovuto pagare quel delinquente di mio figlio perché non dicesse niente a mio marito e si occupasse della vecchia rimbambita e del piccolo!

-però che tristezza passare il natale qui... dico per quelli che ci vengono, noi stiamo lavorando! Ehi, sarà ora che ti metti il costume, tra poco si va!

-eccomi, arrivo! (mormorando tra sé) Gaetano con un'altra... ah! Assurdo!...




Ecco in qualche modo siamo sopravvissuti alla guida di Gaetano, quante se n'è ingollato di quelle pastiglie! Io non ci volevo venire e adesso sono ancora più convinto che facevo meglio a starmene a casa. Gaetano ha rimorchiato delle poco di buono lungo la strada e mi ha costretto a parlare con questa valchiria -che non sono nemmeno sicuro al cento per cento sia una donna... comunque...
Quando entriamo succede una cosa strana, provo una sensazione stranissima... che non so spiegare!
All'ingresso Gaetano, dovendo pagare per quattro, ha un momentaneo mancamento -non so se è perché sia tornato momentaneamente in sé o sempre per le pastiglie di cui sopra... comunque...
Entriamo e lasciamo i cappotti (e le pellicce da Priscilla Regina del Deserto delle due virago... che cattivo gusto per le femmine, Gaetano! A parte Agata, Agata è una a posto. E adesso questo se la vuole giocare!)
Finito di lasciare i cappotti infatti Gaetano mi mette in mano una kodak quick, credevo non ne facessero neanche più!

-e che ci devo fare con questa?

-devi documentare! Me la deve pagare, te l'ho detto! Io lo so com'è quella! Non mi crede capace... e gliela faccio vedere io, gliela faccio vedere! O non son più uomo, Gino, non son più uomo!

Ma ditemi voi come si può? Arrivare a 40 anni e dare di matto così: tutto d'un colpo!
Poveri noi...

Ma la cosa che volevo raccontare non è questa. All'ingresso, insomma, quella sensazione, che non mi so spiegare... e poi...

-Gino?

-Sì... sì, sono Gino... ci conosciamo?...

-Non ti ricordi?

-...io veramente... no... oh! Aspetta, ma... Maria! Tu sei Maria Montaldo!

-Sì, proprio io. Non pensavo ti ricordassi...

-E' che sei cambiata tantissimo... avevi quegli occhialoni enormi e spessi...

-Eh sì, porto le lenti adesso...

-Le lentiggini...

-Laser...

-E l'apparecchio...

-Eh sì, ce le avevo proprio tutte... che memoria, però!

-Ma ti trovo benissimo! Mah... quanti anni sono passati?

-Moh, non lo so... 30? Ma non dire niente, mi tolgo qualche anno, qui, perché Frank, il capo, vuole solo gente giovane, dice che se no l'ambiente si fa deprimente... più deprimente che con la gente che viene qui di solito!

Dice con sarcasmo.

-...e... Ma tu piuttosto come hai fatto a riconoscermi?

-Ma tu non sei cambiato quasi per niente... giusto un po' di sale e pepe in testa...

-sì però... nessuno si ricorda di me, di solito, in quegli anni poi... ancora meno! E poi c'era sempre Gastone! Gastone di su, Gastone di giù... Gastone, boom! Ovunque... a-ah ah... scusa, non fa ridere... sì, lo sai vero cosa gli è successo?

-Mah, veramente ho sentito qualcosa, ma mi pareva che la storia fosse poco chiara...

-Eh, è saltato per aria! Non ne è rimasta più traccia, la povera mamma poi...

Da lì in poi siamo andati avanti con un amarcord fitto di particolari. Maria era ancora nubile! Da non crederci! Cioè, per come era allora ci si poteva anche credere, ma adesso... era un fiore! E le davi come minimo 10 o 15 anni meno di quelli che aveva! Da non crederci! Che sorpresa...

Ma non perdiamo il filo. Gaetano mi reclama, il capo, Frank tira delle occhiatacce a Maria, o meglio Mary, qui la chiamano così. Ci scambiamo i numeri di soppiatto e vado a sedermi. Ah! Maria... tra l'altro mi dice:

-Moh, io non ho mai capito cosa ci trovassero tutte in quel Gastone! Era un tale pallone gonfiato... la tua brutta copia! Non m'è mai piaciuto... ah scusa, non volevo essere indelicata...

-Oh, ma no! Non ti preoccupare... continua!...


Insomma, torno a sedermi con Gastone, che ha mollato le virago per delle signorine messe un po' meglio, ma sospetto prezzolate, più delle prime...

E poi comincia lo spettacolo. Una cosa veramente un po' imbarazzante, io non so bene dove guardare, c'è pure Mary, Maria, che mi vede... le sorrido imbarazzato... quando Gaetano inizia ad agitarsi...

-Gino! Gino, guarda! Ma quella... no, dico, Gino, voltati! E guarda! Quella non ti sembra che somiglia ad Agata?

Santo dio, penso...

-Maah... non saprei... no, non particolarmente...

E' lei, sono sicuro ch'è lei! Adesso viene fuori l'inferno! Santo dio! Ho appena ritrovato Maria, potevamo forse iniziare a frequentarci... perché? Perché!? ...debbo essere sempre così sfortunato?

-Gino, ti dico che è lei! Sono sicuro che è lei... Agata! Agata! AGATAAAAAA!!!!!

Agata smette di ballare... la musica si ferma, o forse è solo una mia impressione, visto che inizio a non riuscire più a respirare e non mi sento più il cuore battere...


-Gaetano...

Risponde impietrita dal terrore...
Corre a rimettersi i pochi indumenti che aveva iniziato a sfilarsi... per fortuna era ancora in guêpière...

-Ehi!...-cambia tono rivestendosi e andando verso di lui -ma tu non dovevi andare a una riunione di lavoro? Eh? Dì un po'? Le riunioni adesso le fate nei locali con le donnine?!? che diavolo ci fai qui?!?

-Che cosa ci fai tu? Io me lo sentivo che c'era qualcosa che non andava... ma pensavo che avessi un amante come ogni donna normale... e... e decente, direi!!

-Un amante io? Ma dico, sei matto? Io qui ci lavoro e non credere che sia un divertimento...

Insomma, vi risparmio i particolari noiosi, iniziano a beccarsi, urlano, il proprietario non sa più che fare, ehssì che ha una faccia spaventosa, ma loro non lo calcolano minimamente... quando... si sente strillare dall'ingresso....
-Aaahhhhh!!! aiuto! Mi faccia entrare, mi faccia entrare la prego! C'è un pazzo, un maniaco....

Una ragazza giovane, sui 25, entra sgusciando tra le braccia del buttafuori, tutta scarruffata, affannata, completamente fuori di sé!

-Chiamate la polizia! Qualcuno chiami la polizia... quel pazzo... AAAAHHHHH!!!!!

Grida ancora, quando un uomo si affaccia all'ingresso...



E lì non mi ricordo nulla per un po'.
Sono svenuto.
Quando mi riprendo, dopo poco, l'uomo è tenuto fermo a forza dai giganti dell'ingresso... la ragazza è ancora fuori di sé dice frasi sconnesse e io... come fosse l'ultimo fiato che mi resta in corpo... ansando come dovessi morire in quel momento...

-tra l'altro una bellissima morte, devo dire! Maria mi prendeva il viso a schiaffetti, mi porgeva dell'acqua, addirittura mi teneva il capo in grembo... ti prego signore! Prendimi adesso che sono felice!...-

insomma con un filo di voce lo dico...

-Ga... Gastone!...

E poi svengo di nuovo.

Gastone... Gastone, quel farabutto! ...in pratica all'epoca si era infilato in affari loschi e per di più aveva fatto una serie di mosse e investimenti sbagliati, per cui non gli era rimasto altro che fingersi morto! E così ha tirato su un casino che ne bastava la metà e... ha fatto saltare in aria la sua attività copertura ed è sparito per un po'.
Si è fatto fare dei documenti falsi, ha preso un accento pugliese posticcio, ha trovato un dentista ciarlatano che ha accettato di sfasciargli i denti che la mamma aveva pagato tanto per raddrizzare (solo a lui, poi, vai a capire perché?! No, Gino, i tuoi vanno benissimo... che STRONZA! Ecco! L'ho detto, finalmente, l'ho detto!...)

Si è poi aperto un negozietto piccolo e polveroso, l'ha rilevato così com'era, di anticaglie e ha deciso di abbandonare i suoi sogni di gloria...

La ragazza poveretta l'aveva incrociata quella sera. Dice che l'ha aiutata a sistemare l'auto e poi l'ha aggredita. Pure maniaco non ce lo facevo... ad ogni modo, la cosa buffa è che Gastone, che si era presentato col nome di Natale, alla ragazza, sosteneva di venire da un Natale in famiglia malriuscito. Ed era pieno di pacchetti... noi che non ne abbiamo mai visti di pacchetti, regali, festoni. Né a Natale né il resto dell'anno...
La ragazza si è calmata e dice che se promette di non importunarla più non lo denuncerà. Gastone promette e gli energumeni lo lasciano andare, perché ha smesso di divincolarsi già da un po'.

Nel frattempo due ragazzini, appena maggiorenni cercano di svignarsela senza farsi notare... riscoppia il putiferio: è il figlio di Gaetano! Quel disgraziato sapeva tutto. Adesso il padre lo prende a calci, e c'ha pure ragione, solo che il proprietario minaccia seriamente di chiamare la polizia e ci caccia tutti fuori, tutti!
Me, Gastone, Gaetano, Agata, il figlio drogato, Sticchio, come lo chiama il figlio drogato e anche Maria.

Maria si offre di riportarmi a casa.

Gastone... non sa bene che fare. Non abbiamo mai avuto molto da dirci io e lui, però insiste per darmi uno dei pacchetti che si porta appresso ogni natale.
Gli chiedo che intenzioni aveva con la ragazza, giura che non le avrebbe fatto nulla... la ragazza intanto è lì, ancora sotto shock. Le chiediamo ancora scusa. Accetta le scuse. Quando si accorge che sono quasi identico a Gastone mi chiede se io mi chiamo Pasquale...

-Spiritosa- le fa Gastone/Natale -è la cosa che m'è piaciuto subito di te!

-Sì, certo. Vacci piano, fratello e levami le mani di dosso!

-Eeeh, che carattere!, per una mano sulla spalla...

Lì di fianco si svolge il ricongiungimento familiare, una roba alla De Filippi, piangono, ridono, si menano! Di tutto...

Eppure credo che questo casino abbia fatto bene a Gaetano e la sua famiglia.

Gastone mi propone di rivederci... io non so, gli dico di sì, ma ci devo pensare.

Mi piaceva proprio l'idea di esser figlio unico...


Ad ogni modo, mentre Maria mi riaccompagna verso casa, non posso fare a meno di pensare che questo sia il natale più bello di tutta la mia vita e al diavolo il resto!

Buon Natale, reietti del Natale. Sappiate che prima o poi arriva un Natale, almeno uno, quello buono, che ne vale la pena. Prima o poi, per tutti.
A patto di non smettere di crederci e resistere!

                                                                                                 Natale 2007.



P.S. Nel Natale del 2009 io e Maria ci siamo sposati, per festeggiare il nostro anniversario e questa storia la raccontiamo a tutti, ogni anno, a Natale.


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